Come studio una lingua straniera da autodidatta - metodi e consigli

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Se siete anche voi tra quelli che "vorrei imparare l'inglese ma non ho tempo", sappiate che per imparare una qualsiasi lingua straniera non c'è bisogno di alcun superpotere o predisposizione naturale: si tratta, semplicemente, di trovare il metodo migliore per essere costanti e per mantenere il giusto livello di motivazione.

Partiamo dalle basi e chiedetevi: qual è l'obiettivo finale che vi motiva a voler imparare una nuova lingua straniera? Volete solo imparare a leggere? Ad ascoltarla? Oppure volete riuscire a parlarla fluentemente? O a scriverla?

Fate molta attenzione agli obiettivi che vi date perché queste capacità sono ben diversificate l'una dall'altra, anche a livello cognitivo, e richiedono esercizi diversi per essere sviluppate.

Datevi quindi fin da subito degli obiettivi chiari e raggiungibili. Ricordate: nessuno diventa fluente in 5 giorni, è impossibile! (sì, non credo a nessuno dei video che si trovano su YouTube dove affermano il contrario). Si può raggiungere un buon livello di pronuncia, imparare frasi e parole base, ma poter dire di "aver imparato" una lingua in un tempo così limitato é tutta un'altra storia.

👉🏻 Da dove partire?

Prima ancora di cominciare a studiare una nuova lingua, fate una riflessione sulle lingue che già conoscete. Sapendo l'italiano, ad esempio, vi sarà più facile imparare le altre lingue romanze (francese, spagnolo, rumeno, portoghese). Se conoscete anche l'inglese e il latino, forse il tedesco vi sembrerà un po' meno difficile. Pensate che conoscere la grammatica in lingua dei segni italiana mi ha aiutato a studiare il giapponese! Naturalmente più una lingua sarà diversa da quelle che già conoscete e più tempo vi ci vorrà per impararla.

Anche una buona base sulle regole grammaticali e sintattiche sarà necessaria per poter studiare una lingua da autodidatta con più facilità.

Bene, ora che abbiamo tutte le basi di partenza siamo pronti per iniziare!

📃Fonetica - saper leggere un testo

Quando inizio a studiare una nuova lingua straniera, per prima cosa mi dedico ad imparare tutte le regole di pronuncia e di lettura delle parole.

Solitamente parto da un libro di testo o da qualche corso di YouTube che spiega le regole delle varie combinazioni vocale-consonante di quella lingua. Quindi faccio pratica di lettura fino a quando leggere non diventa un processo abbastanza naturale (sapere l'alfabeto fonetico internazionale sicuramente aiuta).

Non sottovalutate questo punto perché molte lingue si pronunciano in modo estremamente diverso da come si scrivono, e chiunque abbia studiato il francese capisce bene cosa intendo dire.

Se poi vi volete cimentare nello studio di una lingua che ha un'alfabeto diverso, ci vorranno mesi anche solo per imparare quello. Per imparare le basi dell'alfabeto giapponese ho avuto bisogno di circa 2-3 mesi di pratica costante prima di diventare capace di leggere correttamente gli ideogrammi base.

In questa prima fase non spendete troppe energie nel voler capire ogni singola parola ma concentratevi nell'entrare nel ritmo della lingua e nel praticare i suoni che non vi sono familiari. Dopo circa un mese, la lettura di un testo diventerà relativamente fluida (almeno da un punto di vista fonetico): da qui potrete iniziare a sviluppare tutto il resto.

Se avete dubbi su come pronunciare una parola o una frase, la tecnologia vi può aiutare moltissimo: con Google traduttore, reverso context, YouTube, o qualsiasi altro strumento online, è possibile poter ascoltare quasi ogni parola presente nel vocabolario!

🎧 Ascolto - uscire dalla "blurred language"

"Blurred language" significa letteralmente "lingua offuscata" e identifica quella sensazione di non riuscire nemmeno a capire quando inizia e quando finisce una parola mentre si ascolta una lingua straniera.

E' per questo che appena sono capace di leggere un testo, mi concentro sull'ascolto.

Traduttori, podcast, video online: non ci sono scusanti, nel XXI secolo le fonti sono praticamente infinite! (Pensate che su YouTube c'è anche un video sulla lingua Quechua, la lingua indigena parlata in Peru!)

Anche qui, non preoccupatevi se non siete capaci di capire fin da subito ogni singola parola: lo scopo è di abituarsi al suono della lingua e al suo ritmo, meglio ancora se ascoltata in un contesto "reale" e non accademico (i canali di Easy Languages sono perfetti per questo).

A questo punto mi direte: ma se non ci capisco niente, allora a cosa serve sapere la pronuncia e ascoltare frasi a caso di una lingua straniera?

E' proprio qui che potete fare la differenza: per comprendere la lingua dovrete cominciare a lavorare su più livelli di studio contemporaneamente. Volendoli dividere in macroaree, le principali su cui concentrarsi in questa fase sono: grammatica, lessico e comprensione testuale.

Queste tre macroaree vengono studiate in modi e contesti diversi, ed è per questo che ciascuna di queste attività andrà portata avanti in modo indipendente ma interconnessa alle altre.

Solo così riuscite ad uscire dalla "blurred language" e scoprirete il vero piacere di iniziare a capire una nuova lingua straniera.

📚 Avere una guida - Trovate il vostro libro di testo

A meno che non abbiate deciso di studiare una lingua sconosciuta parlata in qualche angolo sperduto del pianeta, non dovreste fare troppa fatica nel trovare un libro di testo che vi guidi nello studio. Se avete un buon livello d'inglese sarà ancora meglio, questo vi permetterà di avere più libri tra cui scegliere.

Avere un libro di testo è fondamentale se, come me, avete deciso di studiare la lingua da autodidatta. Vi aiuterà a non perdervi lungo il percorso di studio e, tramite gli esercizi, ad essere costanti nel ripassare le varie regole grammaticali ed il lessico.

Personalmente mi sono trovato molto bene con i libri del metodo Assimil e del metodo Berlitz, che utilizzano un approccio più naturale e meno didattico nell'apprendimento della lingua. (cliccate qui per avere più info su come funziona questo metodo.)

Ma fate attenzione! Non esiste il libro di testo perfetto: dovrete trovate il libro che fa per voi, in base al vostro livello e al vostro metodo di studio.

Vi dico solo che prima di trovare il libro giusto di giapponese ne ho provati almeno 4 o 5 diversi!

📱 Studiate ogni giorno - Trovare l’app-sistema

Avere un'applicazione a portata di mano che vi permette di studiare in qualsiasi momento senza troppa fatica è un ottimo aiuto! Sia che vi serva per ripassare la grammatica o per imparare il lessico. ci sono moltissime app da poter scaricare e che vi possono aiutare nello studio.

Ho trovato che mettere tutte le applicazioni di studio nella prima schermata dello smartphone mi porta ad essere più motivato nell'usarle. L'obiettivo principale è quello di studiare in modo costante quotidianamente, anche solo una decina di minuti al giorno, così da riuscire a consolidare le proprie conoscenze.

Come per il libro di testo, anche qui esistono tantissime applicazioni diverse e dovrete trovare quella giusta che fa per voi.

Vi sconsiglio Duolingo o simili, a mio avviso non sono particolarmente efficaci. Potete investire il vostro tempo in applicazioni più utili.

Una che ho particolarmente apprezzato per l'apprendimento del lessico è lingvist, che mi ha aiutato molto con lo studio dello spagnolo (qui il mio articolo completo sugli strumenti che ho usato). Olter allo spagnolo, quest'applicazione può aiutarvi anche con il francese, il tedesco, il portoghese e il russo. (al momento l'applicazione è solo in lingua inglese)

📖 Vivete la letteratura - Trovare il vostro romanzo preferito

Se avete un romanzo che avete già letto e che sapete essere la traduzione di una lingua straniera che state studiando, non perdete tempo e buttatevi nella lettura! Naturalmente non tutte le lingue hanno la stessa difficoltà e i libri stessi possono essere più o meno complessi.

Leggere in lingua originale ha diversi vantaggi:

  • vi permette di rivedere il lessico che state studiando che, venendo ripetuto anche più volte all'interno del testo, si radicherà prima nella memoria a lungo termine

  • vi aiuterà a vedere una grammatica "reale", al di fuori degli esercizi e delle spiegazioni teoriche

  • naturalmente vi permette di ampliare il vostro lessico, anche se personalmente evito di fermarmi ad ogni singola parola che non capisco ma cerco di entrare nel "flusso" della lingua

  • se leggete un testo ad alta voce, vi aiuterà a migliorare la pronunica dei vocaboli

Ho trovato questa tecnica particolarmente efficace con le lingue romanze, che hanno una grammatica e un lessico molto simile tra loro.

Dopo solo 4-5 mesi di studio costante, sono infatti riuscito a leggere "Cent'anni di solitudine" di Marquez e "Lo straniero" di Camus in lingua originale e li ho apprezzati ancora di più che in italiano!

🎤 Uscire dal guscio - Cominciamo a parlare

Bene, finalmente avete raggiunto un buon livello di comprensione, sia scritta che orale, ed ora sitete pronti a mettervi in gioco e a parlare senza alcun problema...o forse no!

Parlare in lingua stranierà è probabilmente la competenza più difficile da sviluppare, qui sotto elenco alcune delle caratteristiche del parlato:

  • è necessario conoscere sia le regole grammaticali che quelle socio-culturali. Pensate, per esempio, a quando date del tu e quando date del lei: dovete conoscere sia il contesto in cui dare del lei che come coniugare il verbo.

  • sembra una banalità, ma anche per riuscire ad articolare le parole in modo fluente ci vuole tempo. Penso ad esempio alla "r" moscia in francese: ho dovuto fare veramente molta pratica prima di riuscire a pronunciarla senza problemi!

  • parlare con un'altra persona è spesso imprevedibile e in un dialogo si ha meno tempo per pensare alla risposta. Esistono diverse strategie per evitare di bloccarsi, ma ci vuole tempo per imparare a sfruttarle.

A meno che non abbiate un amico madrelingua, per poter fare pratica dovrete trovare altre strade.

I corsi in gruppo non mi hanno mai convinto troppo: alla fine si parla sempre poco, sia tra gli studenti che con gli insegnati, e se una persona è timida e introversa farà ancora più fatica a lasciarsi andare.

Vi consiglio invece di utilizzare un'applicazione per lo scambio linguitico, tipo tandem o Lingbe, che vi permetterà di fare pratica con persone da tutto il mondo!

Qualche strategia per sentirvi meno a disagio quando parlatole in una lingua che non è vostra:

  • NON PENSATE TROPPO ALLA GRAMMATICA. La grammatica è importante, certo, ma quando provate a parlare in una lingua straniera non pensate troppo a quale sia il tempo verbale da utilizzare e concentratevi piuttosto a riuscire a comunicare il vostro messaggio nel miglior modo possibile

  • Se non vi viene una parola qualsiasi, trovate un sinonimo o un modo alternativo di descriverla. Questa strategia risulta utilissima soprattutto con gli aggettivi. Non vi viene proprio come si dice l'aggettivo "basso"? Potete dire "non alto" e il messaggio la maggior parte delle volte arriverà comunque chiaro

  • Dite fin da subito che state imparando e che siete ancora alle basi. La persona dall'altra parte capirà la situazione e vi sentirete meno sotto pressione.

  • Parlate da soli. Sul serio, funziona! Quando comincio a studiare una lingua straniera mi trovo spesso a parlare o a pensare in quella lingua, anche con un vero e proprio dialogo (il metodo Berlitz si basa proprio su questo concetto)

🌍 Conclusioni - immergersi nella lingua

Ho studiato tante lingue straniere (per più info leggete questo post Quante lingue parli?) e posso dirvi con certezza che per riuscire a raggiungere la fluenza ci vuole tempo e pazienza.

La strategia che ho visto funzionare di più (almeno per me), è quella di immergersi completamente nella lingua straniera, sfruttando tutti gli strumenti a vostra disposizione.

Quotidianamente, per almeno mezz'ora (se riuscite, meglio un'ora), dovrete essere esposti alla lingua straniera che state studiando.. Cercate di non far passare nemmeno un giorno senza che abbiate letto o ascoltato qualcosa, solo così la vostra progressione sarà costante! Non pensate a mezz'ora di ripetitivi e noiosi esercizi grammaticali, cercate invece di variare il più possibile così da non perdere la motivazione.

Se dovessi rappresentare lo studio di una lingua straniera, non lo immagino come una progressione su una linea retta ma piuttosto come delle gocce che, una dopo l'altra, vanno a riempire un lago. Ogni goccia (grammatica, lessico, cultura, fonetica) va a modificare e influenzare le altre fino a che, senza che ce ne siamo accorti, lentamente si mescolano tra loro e ci permettono di comprendere a pieno la lingua.

Ricordatevi: se sarete costanti nello studio vedrete che i risultati non tarderanno ad arrivare!

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