Come ho eliminato le distrazioni digitali - e ripreso controllo del mio tempo
Cos'è la distrazione? Per rispondere con una definizione da vocabolario, la distrazione è "qualcosa che non permette di concentrarsi su qualcos'altro".
Nell'ultimo periodo ho letto diversi libri che parlano di produttività e abitudini e, prima o poi, mi sono accorto che tutti cadono nel tema ricorrente della distrazione.
L'avvento di internet e degli smartphone ci ha reso sempre più distratti e questo ha effetti negativi sulle nostre relazioni, le nostre performance e, in generale, sulla nostra persona. Secondo uno studio di Microsoft, oggi perdiamo la nostra concentrazione su qualcosa dopo soli 8 secondi; un pesce rosso, in confronto, la perde dopo 9 (!).
Quindi? Che fare? L'unica soluzione è rifugiarsi in qualche capanna sperduta in montagna, senza internet, telefono o computer e diventare degli eremiti digitali?
Direi che non è necessario arrivare a tanto, anche se mi sono reso conto a livello personale di quanto siamo influenzati dalla tecnologia, e di quanto questa ci porti via del tempo prezioso senza che nemmeno che ne accorgiamo. Per raggiungere un qualsiasi obiettivo nella vita bisogna riuscire ad essere concentrati e, anche se la nostra mente ha dei limiti, li dobbiamo capire e sfruttare a nostro vantaggio.
Fin da bambino, da quando ho cominciato a giocare con la playstation, con la tecnologia ho sempre avuto un rapporto di amore e odio. Il problema è che faccio fatica a darmi un limite: se apro Facebook, ci rimango per almeno 10-20 minuti; se guardo un video su YouTube da 10 minuti, ne guarderò almeno altri due subito dopo; se inizio una nuova partita di un qualsiasi videogioco, ci rimango attaccato per ore. E poi, naturalmente, mi pento del tempo che ho sprecato.
Ho scoperto tuttavia che esistono diverse strategie, alcune semplici, altre più drastiche, che possono aiutarci a limitare il più possibile le distrazioni digitali e ritrovare il tempo rubato.
Scopriamole insieme!
🔔 Basta plin-plin - togliere tutte le notifiche
Avete presente quel plin-plin costante che sentite quando siete a un aperitivo o a una cena di amici e che vi irrita il sistema nervoso? Oppure quella brutta sensazione che si prova quando uno vi sta parlando, vede una notifica sul telefono, si ferma per controllarla e poi riprendere a parlare con voi? Ci sono centinaia di situazioni simili, ma la sostanza e lo scopo di tutte le notifiche è: ricordarvi, costantemente, di guardare il vostro cellulare.
Come evitare questa interruzione costante? Semplice, basta togliere le notifiche!
Ho iniziato a toglierle in modo graduale: prima con Facebook, poi è giunto il turno delle e-mail, poi Instagram e a ruota tutte le altre applicazioni. Per ora, solo WhatsApp resiste ancora.
Ammetto che togliere le notifiche ha diminuito solo in piccola parte il tempo che passavo davanti al telefono ma senza grandi sconvolgimenti. Dopotutto, basta sbloccare lo schermo con l'impronta digitale e in un secondo è possibile aprire qualsiasi applicazione dalla homepage.
Ecco quindi che veniamo al secondo step….
📱 Disinstallate le applicazioni "infinity pool" - non ve ne pentirete
Nel magico mondo delle applicazioni esistono due tipi di applicazioni.
Quelle che ci aiutano nella vita quotidiana e che ci danno la possibilità di imparare un'infinità di cose nuove e quelle che sono state progettate con l'unico scopo di intrattenerci all'infinito.
Nel libro "Make Time", scritto da due programmatori di YouTube e Gmail, queste applicazioni vengono chiamate "Infinity Pools", definite così quando:
vi permettono di "trascinare verso il basso" per aggiornare i contenuti (Facebook, e-mail, Instagram, Twitter, ecc.)
offrono servizi di video streaming (YouTube, Netflix, Amazon Prime, ecc.)
danno accesso a praticamente tutte le informazioni del mondo (i web browser come Safari, Chrome, Firefox, ecc.)
Inizialmente con un po' di scetticismo, ma poi sempre più facilmente, sono riuscito a disinstallare tutte queste applicazioni dal mio telefono tenendo solo quelle che sentivo veramente utili (Google Maps, ad esempio) o che avessero qualche valore aggiunto (applicazioni per studiare lingue o Spotify per ascoltare musica).
Il bello di tutte queste strategie è che sono facilmente reversibili: anche se cancellerete qualche applicazione di cui poi sentirete la mancanza, scaricarla nuovamente è questione di pochi secondi!
Nonostante questo, il mio cervello cercava comunque una strada alternativa e mi trovavo ancora ad usare Chrome, o un qualsiasi altro browser, per accedere ai vari social (Facebook, Linkedin e Instagram principalmente).
Cosa fare quindi dopo aver disinstallato tutto?
🔑 Fate il logout come se sparecchiaste la tavola - e non salvate la password
Un altro dei consigli di Make Time è quello di fare il logout dai social network dopo ogni volta che si fa l'accesso dal browser. L'idea è di vedere i social network come una tavola apparecchiata: una volta finito di mangiare si lavano i piatti e si mette via la tovaglia nel cassetto.
Ricordarsi di fare il logout ogni volta che si fa accesso a un social network non è ancora una cosa che viene naturale però, dopo qualche settimana, ho cominciato a vederne gli effetti positivi.
Le prime volte prendevo il cellulare in mano e rimanevo come imbambolato davanti allo schermo: lo stimolo di aprire un'app o di guardare i social era sempre lì! Pian piano però, non avendo più niente con cui distrarmi, semplicemente ho cominciato a guardarlo molto meno.
Per incrementare ulteriormente questa sensazione di "spaesamento" ho anche rimosso tutte le applicazioni dall'homepage: con uno schermo vuoto davanti sarete veramente costretti a pensare a cosa volete fare!
📈 Monitorate i vostri progressi - e le ore spese sul cellulare!
Gli ultimi modelli di cellulare hanno già integrata la possibilità di vedere quanto tempo utilizzate in ciascuna applicazione ed è molto utile per controllare quali applicazioni vi portano via più tempo e vedere i vostri progressi settimana dopo settimana.
Con tutti gli accorgimenti di cui sopra, la scorsa settimana sono arrivato ad utilizzare il cellulare una media di un'ora al giorno, tenendo conto che per circa mezz’ora al giorno lo uso per seguire un corso online. Il mercoledì l'ho usato addirittura solo 22 minuti!
E se ancora non vi basta, vi consiglio anche queste due applicazioni:
Quest'applicazione vi forza a non usare il telefono per il timer che avete deciso e, durante questo lasso di tempo, vedrete crescere un albero all'interno del vostro bosco virtuale. Se userete il cellulare oltre questo periodo, la pianta che sta crescendo morirà e dovrete riniziare da capo. L'idea è buona, anche se ammetto che ho fatto morire diversi alberi!
L’app è in sostanza un timer che si basa sulla "tecnica del pomodoro", ovvero l'alternanza di 25 minuti di lavoro costante, seguiti da 5 minuti di pausa. In questo modo, si va a ottimizzare la concentrazione su una singola attività, senza prolungarla troppo nel tempo e dedicandole tutte le proprie energie. Mi trovo decisamente bene con questa tecnica: 25 minuti sembra il tempo perfetto per lavorare a qualcosa in modo continuativo: non ci sente né troppo stanchi, né lo si prende troppo alla leggera!