Writing Down the Bones - Liberare lo scrittore dentro di noi

Writing Down the Bones di Natalie Goldberg

Stimolante, vibrante, ricco di nuovi stimoli per aspiranti scrittori.

Se non sapete di cosa scrivere, scrivete del vostro piatto preferito o di quello che avete sotto gli occhi.

Il blocco dello scrittore, quell’attesa di essere nel posto giusto al momento giusto per poter scrivere, è una bugia che raccontiamo a noi stessi per evitare di scrivere.

Scrivere è difficile perché mette a nudo noi stessi. Ma quando ci abituiamo ad esporci senza paura, allora saremo persone più forti.

Anche se il libro è stato scritto negli anni ’80, i suoi consigli sono ancora attuali. L'autrice, Natalie Goldberg, ci porta nel suo mondo, fatto di meditazione, scrittura e passione per la vita.

Ogni capitolo parla di un argomento a sé, per cui il libro può essere letto anche in ordine sparso e non lineare, senza mai cadere nella banalità e tenendo incollati ad ogni riga. In questo libro traspare a tratti la vita dell'autrice, ma non come un’autobiografia. Ne parla, piuttosto, spiegandoci come la vita dev'essere un'ispirazione costante e che, se ci abituiamo a osservarla con distanza, come si fa con la meditazione, saremo capaci di apprezzarne la vera bellezza.

Se scrivere è sempre stato uno dei vostri sogni, allora date una chance a questo libro, che saprà riaccendere il fuoco della passione dentro di voi.

Questo libro mi ha stimolato a scrivere in modo più libero e sincero: non è facile liberarsi della autocensura interna, ed è un esercizio quotidiano che porta pian piano ad aprirsi. Ciò che la Goldberg spiega è proprio l'importanza di scrivere senza pensare troppo, lasciando invece in un secondo momento l'attività di recensione e modifica di quello che si è scritto. Solo così, scrivendo in modo veramente libero da preconcetti, saremo capaci di trovare la nostra vera voce.

✍️ Citazioni

Non identificarti troppo con il tuo lavoro. Rimani fluido dietro a quelle parole in bianco e nero. Non sono te. Sono state un grande momento che è passato attraverso te. Un momento in cui eri sveglio abbastanza da poterlo catturare e scrivere.

Dimenticati di te stesso. Sparisci all’interno di tutto ciò che vedi - una strada, un bicchiere d’acqua, un campo di grano. Tutto ciò che senti, diventa una totalità con quel sentimento, e brucia tutto te stesso dentro con esso.

La scrittura può insegnarci la dignità di raccontare la verità, e si espande dalle pagine dentro alle nostre vite, così come dovrebbe. Altrimenti, c’è uno scisma troppo profondo tra ciò che siamo come scrittori e come viviamo le nostre vite quotidiane. Questa è la sfida: di permettere alla scrittura di insegnarci a vivere, e alla vita di insegnarci a scrivere. Lasciamo che questo legame scorra avanti e indietro.

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